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La storia di Ghedi

Le origini della cittadina

Il nome della cittadina, nella forma arcaica di "Gide" o "Gade" compare per la prima volta in un documento, oggi conservato nella Biblioteca Queriniana di Brescia.

Si tratta di un atto di compravendita stipulato il 12 ottobre dell'anno 843, con il quale Agiverto cede tutti i possedimenti, tra cui Ghedi, a Liutfredo; questo documento dimostra che già prima dell'anno 1000 il territorio fosse abitato da una popolazione di chiara ascendenza longobarda.

Il villaggio più antico di Ghedi,  sorse intorno ad un recinto fortificato, cinto di mura e di fossati, da cui si formarono 4 borgate quali Bassina, Gazzolo, Borgonuovo e Malborgo.

Il luogo è tutt'oggi chiamato "Castello", ed è stata rinvenuta nel suo perimetro una necropoli con 9 tombe di origine medievale.

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Nell' XIII e nel XIV secolo la città di Ghedi seguì le vicende storiche della Bassa Bresciana, contesa tra i Visconti e Repubblica di Venezia.

Nel 1498 il feudo della cittadina fu concesso a Nicolò III Orsini conte di Pitigliano, che fece costruire all'interno della cappella di famiglia dedicata a Sant' Antonio, un monumento funebre.

Successivamente iniziarono a comparire nel territorio del borgo le prime cascine e verso le fine dell'800 vennero edificati grandi complessi agricoli.

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